Il giardiniere esperto ha deciso di dare alcuni suggerimenti per innaffiare le orchidee nel modo corretto. Con questo metodo si potrà scoprire come gestire al meglio l’umidità e le quantità di acqua che questa pianta regale necessita. Un approccio sbagliato potrebbe compromettere non solo la sua salute, ma anche la sua fioritura.
Un’umidità eccessiva del terriccio con dell’acqua stagnante possono stimolare l’insorgere di malattie e funghi. Non solo, anche l’acqua in residuo sulle foglie potrebbe essere pericolosa rendendole rugose. Insomma, l’orchidea richiede equilibrio e grande attenzione: con questo metodo sarà facilissimo e la pianta sarà più bella che mai. Scopriamolo insieme di seguito.
Quale acqua si usa per le orchidee?
Queste piante ornamentali sono un ottimo pensiero in regalo per la casa o un bellissimo protagonista che la impreziosisce. Perché sia sempre sana e i suoi fiori colorati è importante sapere quale acqua si usa per innaffiarle. In linea generale questa pianta non ama il cloro e, soprattutto, il calcare. La soluzione ideale è una in particolare.
Considerando il fatto che la pianta ami l’acqua piovana, ci rendiamo conto che non sia sempre possibile procedere in questo modo. Per questo motivo si può usare l’acqua distillata, oppure lasciare dell’acqua dentro l’innaffiatoio per una notte intera fino a quando il calcare non si sarà depositato sul fondo. In questo modo si potrà procedere tranquillamente.
Il metodo del giardiniere per innaffiare l’orchidea
Prima di conoscere il metodo del giardiniere, evidenziamo che un altro aspetto ignorato dai possessori della pianta di orchidea è la temperatura dell’acqua. Questa infatti non dovrà mai essere sotto i 15°C perché la pianta potrebbe iniziare a perdere i suoi fiori. La temperatura dovrà essere “ambiente” e mai gelida:
- Se fa caldo, l’acqua gelata danneggia la pianta;
- Se fa freddo, la temperatura sotto i 15°C compromette la fioritura;
- Se a temperatura ambiente controllare comunque la temperatura prima di usarla.
I professionisti del settore evidenziano che le orchidee non crescono in un terriccio tradizionale, bensì in un mix di corteccia con toba e altri materiali. Questo significa che l’innaffiatura serve per immagazzinare l’umidità necessaria. Il modo più semplice e corretto è quello di immergere la pianta in una bacinella piena di acqua a temperatura ambiente.
È necessario lasciarla in immersione per circa 20 minuti fino a quando la torba e la corteccia non sono ben impregnate di acqua. Subito dopo si toglie dalla bacinella e si lascia scolare dall’acqua in eccesso (circa 30 minuti) riponendo successivamente il vaso nel suo sottovaso. Questa operazione è da fare almeno una volta alla settimana (2 in estate).