Gli integratori alimentari sono divenuti negli ultimi decenni qualcosa di assolutamente diffuso anche al di fuori di un contesto originale di tipo sportivo ed agonistico, o comunque specificamente professionale, a causa di varie motivazioni, come vari stili di vita sempre più frenetici e mancanti di alcuni nutrienti ma anche possibilità offerti dalla medicina alimentare.
Essendo qualcosa che va ad impattare direttamente sulla nostra salute è importante restare in un ambito di responsabilità, quando e quali integratori non sono da utilizzare praticamente mai? E’ qualcosa che praticamente qualsiasi nutrizionista e medico può consigliare in modo personale, eppure esistono dei consigli che possono essere applicati anche senza il loro appoggio (che è comunque consigliato).
La necessità dell’integrazione alimentare
Prima di tutto bisogna comprendere banalmente cos’è l’integrazione, è nata dal punto di vista pratico con la diffusione della possibilità agonistica, che necessita di una quantità di nutrienti ed un apporto degli stessi più elevata del normale, che in molti casi non può essere raggiunta come obiettivo dalla semplice alimentazione, che resta ovviamente fondamentale.
L’integrazione permette infatti di accdedere direttamente a vari elementi che naturalmente sono presenti nel cibo in quantità diverse e magari sotto forme non totalmente biodisponibili, questo significa che in caso di mancanze dovute a mancato accesso a determinate tipologie di cibo. Per questo motivo conviene utilizzare gli integratori solo quando sono necessari.
Quali non assumere mai
Un fabbisogno di nutrienti, come sali minerali, amminoacidi e vitamine già sufficiente, non necessita dell’integrazione alimentare. Questi elementi sono come detto importanti in caso di defezioni. Ma quali sono quelli da non scegliere mai, indifferentemente dalla nostra necessità fisica? Proviamo ad esaminare i casi “chiave” che possono fare da esempio effettivo per la nostra salute.
- Se facciamo uso di tabacco, evitare quelli che presentano una presenza di beta-carotene, può incidere negativamente sulla salute
- Evitare prodotti non certificati dall’Unione Europea, ad esempio quelli che contengono Symphytum officinale, Larraea divaricata
Meno pericolose altre tipologie, considerate legali e reperibili anche in Europa come la sinefrina (che può avere effetti sul sistema cardiaco), olio di mentuccia (pericolosa potenzialmente per il nostro sistema nervoso). Inoltre le combinazioni con alcuni cibi ed integratori può essere quantomeno in grado di ridurne l’efficacia oppure di scatenare effetti negativi.
Se dopo l’integrazione alimentare soffriamo di problemi diffusi in aumento come diarrea, vomito, sensazione di debolezza, nausea, probabilmente si tratta di una serie o un tipo di sintomo che può portare il colpevole ad essere proprio il tipo di integrazione. Come accennato, è una buona ideaconsultare sempre il proprio medico che conosce la nostra condizione.